Le Isole Eolie compongono un arcipelago di sette isole collocate di fronte alla costa nord della Sicilia, ad appena 12 miglia nautiche da Capo Milazzo e sono state dichiarate Patrimonio dell’Unesco nel 2000. La loro è una formazione geologica di tipo vulcanico e, difatti, sono ancora presenti 2 vulcani attivi, uno sull’isola di Vulcano e uno sull’isola di Stromboli.
I prodotti tipici di queste isole come capperi, cucunci e malvasia, sono altamente apprezzati ed esportati in tutti il mondo.
LIPARI
Anticamente chiamata anche Meligunis, Lipari è l’isola geograficamente più grande e più popolata delle Isole Eolie.
La via più frequentata dell’isola è il Corso Vittorio Emanuele, ricco di locali e negozi. Rappresenta inoltre la zona del centro di Lipari dalla quale è possibile raggiungere il Castello. Molto importante è anche la Piazza Ugo Sant’Onofrio, comunemente chiamata Marina Corta, in cui sono presenti due storiche chiese: la Chiesa delle anime del Purgatorio e la Chiesa di San Giuseppe. Passando per Piazza Mazzini, in cui ha sede il Municipio, si raggiunge il Castello posto su un’alta rupe a picco sul mare e in cui troviamo monumenti come la Cattedrale di San Bartolomeo (patrono delle Isole Eolie festeggiato il 24 Agosto), il Monastero del Santissimo Salvatore e il Museo Archeologico Eoliano. In tutto il Castello è possibile ammirare rovine di civiltà antiche (dal VIII sec. a.C al XVIII d.C.) tornate alla luce durante gli scavi iniziati nel 1950.
Una delle attività più suggestive è sicuramente quella di fare il giro completo dell’isola attraverso le strade panoramiche.
SALINA
Dopo Lipari, per estensione geografica e demografica troviamo Salina, anticamente anche chiamata Didyme (dal greco “gemello”) per la presenza di due vulcani spenti. Deve il suo nome attuale, invece, a un laghetto presente nella frazione di Lingua da cui si estraeva il sale. Ritrovamenti nella zona di Santa Marina Salina datano le prime tracce di civiltà intorno al IV sec. a.C. e nella frazione di Lingua è presente il Museo Civico ricco di reperti preistorici.
Salina è famosa per l’esportazione di prodotti tipici come capperi e malvasia. È conosciuta anche per le storiche scene del film “Il Postino” (l’ultima interpretata da Massimo Troisi del 1994) girate sulla spiaggia di Pollara e per alcune scene del film “Caro diario” di Nanni Moretti del 1993. Dal 2011 Salina è sede del “Mare film festival – Premio Massimo Troisi”.
VULCANO
Anticamente veniva chiamata dai greci Hiera perchè secondo la mitologia, sull’isola si situavano le “fucine di Efesto”, dio del fuoco e fabbro che aveva come aiutanti i Ciclopi. Chiamata così per la presenza di un vulcano apparentemente spento (dal 1890 si registrano solo attività secondarie come fumarole e getti di vapore e gas), l’isola di Vulcano è famosa per i suoi fanghi sulfurei dalle apprezzate proprietà terapeutiche per la pelle. Tra le spiagge più famose di Vulcano troviamo la Spiaggia dell’asino e le Spiagge nere.
Tra il 1949 e il 1950 sull’isola venne girato gran parte del film “Vulcano” del regista William Dieterle con protagonisti Anna Magnani e Rossano Brazzi.
Tra l’isola di Vulcano e l’isola di Lipari è possibile ammirare la maestosità di due grandi faraglioni, Pietra Lunga e Pietra Menalda, edifici vulcanici modellati dal tempo fino a rimanere due torri di magma solidificato.
STROMBOLI
Gli isolani lo chiamano “Iddu” (Lui) ed è proprio da questo vulcano che prende il nome l’eruzione di tipo “stromboliano” che consiste nell’espulsione di lapilli e bombe di lava da un’altitudine che varia da decine a centinaia di metri, con attività che si ripete ad intervalli regolari. È proprio grazie a quest’attività vulcanica che l’isola viene persava da un fascino antico e selvaggio, che ancora saldamente i nostri piedi a terra e che ci lega a quanto di più primordiale è presente in ognuno di noi.
L’isola viene citata in molti romanzi e documentari, ma il più importante è sicuramente il film del 1950 “Stromboli Terra di Dio” di Roberto Rossellini con protagonista una giovanissima Ingrid Bergman. La casa in cui alloggiarono durante le riprese è riconoscibile da una targa apposta all’ingresso. Dell’isola fa anche parte “Strombolicchio”, una piccola isoletta vulcanica a largo delle coste di Stromboli, ad oggi faro disabitato ma funzionante, alimentato da energia solare.
PANAREA
Panarea è la più antica e piccola tra le Isole Eolie e costituisce un microarcipelago grazie agli isolotti di Basiluzzo, Spinazzola, Lisca Bianca, Dattilo, Bottaro, Lisca Nera e agli scogli dei Panarelli e delle Formiche.
L’isola di Panarea si trova all’interno della “Riserva naturale orientata Isola di Panarea e scogli viciniori”, istituita nel 1997.
ALICUDI E FILICUDI
Quello che si denota in queste due piccole isole dell’arcipelago, è la quasi totale assenza di mezzi di trasporto convenzionali; difatti al posto di automobili e scooter si preferiscono gli asini per il trasporto di cose o persone e questo fa sì che sulle isole si respiri un’aria limpida e pulita.
Proprio per questo, Alicudi e Filicudi nella stagione estiva attirano orde di turisti in cerca di un angolo di paradiso lontano dal traffico e dalla frenesia ai quali la società odierna ci ha abiutato.